L’immenso ed infinito viaggio nel mondo Musica tra classico e contemporaneo

Quante volte abbiamo visto un nostro amico suonare il pianoforte.. e abbiamo sognato sentendolo suonare? Quante volte ci siamo chiesti se iniziare un percorso musicale fosse adatto a noi.. se fossimo in grado di affrontarlo.. se ne valesse la pena.. e soprattutto.. se avessimo tempo da dedicare.. ma come si fa? Troppi impegni,troppe cose a cui stare attenti.. e poi se non si riesce a studiare e ad iniziare col piede giusto? Molte delle risposte alle nostre domande possiamo trovarle solo strada facendo. Il dubbio,alle volte il timore,che più assale chi prova ad affacciarsi in questo mondo è il seguente: ” non so cosa sia il repertorio classico.. non ho mai ascoltato nulla di tutto ciò.. Andrà bene il brano contemporaneo che ascolto su youtube,che mi piace,e che ho iniziato a studiare? Il docente che mi segue sicuramente storcerà il naso”.

Antonella Stellabotte

12/16/20243 min read

grayscale photography of piano
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Quante volte abbiamo visto un nostro amico suonare il pianoforte.. e abbiamo sognato sentendolo suonare? Quante volte ci siamo chiesti se iniziare un percorso musicale fosse adatto a noi.. se fossimo in grado di affrontarlo.. se ne valesse la pena.. e soprattutto.. se avessimo tempo da dedicare.. ma come si fa?
Troppi impegni, troppe cose a cui stare attenti.. e poi se non si riesce a studiare e ad iniziare col piede giusto? Molte delle risposte alle nostre domande possiamo trovarle solo strada facendo.

Il dubbio, alle volte il timore, che più assale chi prova ad affacciarsi in questo mondo è il seguente:
"non so cosa sia il repertorio classico.. non ho mai ascoltato nulla di tutto ciò.. Andrà bene il brano contemporaneo che ascolto su youtube, che mi piace e che ho iniziato a studiare? Il docente che mi segue sicuramente storcerà il naso”.
Perchè rinunciare a quel brano che ci prende tanto l’anima, che ci appassiona a tal punto da pensare di iniziare a studiarlo?
Fare musica si può, in tanti modi, è possibile!
Ne sono più che sicura, lo dico anche io che studio in conservatorio.
Mi sono resa conto che la musica ha tanti modi per condurci a lei e farsi conoscere, seguire, e amare.. l’ho capito dopo un lungo viaggio in tanti “posti”,in cui lei stessa mi ha presa per mano e condotto dove desiderava.
Ma di cosa sto parlando esattamente?
Dei generi musicali, e più precisamente di repertori: classici e contemporanei ,a cui spesso non diamo molta importanza. Il contemporaneo lo snobbiamo, lo accantoniamo, quasi non lo vogliamo vedere.. troppo moderno, troppo incomprensibile nelle sue armonie,e poi le partiture che troviamo su internet ci deludono ancor di più perchè sono semplici nella loro struttura e scrittura.. di conseguenza rimaniamo convinti che solo il classico possa essere immortale, e scoraggiamo gli altri ad avvicinarsi e ad eseguirla.
Viaggiare in questi due universi profondamente diversi è un po' come “passeggiare” nei quadri d’autore, esplorando vari stili e modi di fare arte, passando da un Da Vinci a Raffaello fino a un Van Gogh a Picasso e così via.
Ma in tutto questo c’è una connessione?
Sì: l’arte, espressa in ogni modo.
La musica è arte, e l’arte come la musica, è unica e infinita oltre ad essere un linguaggio universale.

Durante il mio percorso in conservatorio ho suonato tanta musica, sperimentato, inventato,l etto brani per curiosità, e fatto tanti pezzi che servivano come esercizi di tecnica.
Ero convinta che la classica fosse un mondo unico, esclusivo,il solo che fosse in grado di farmi sognare e viaggiare nei più bei quadri.

Ero fermamente convinta che autori come Chopin,Mozart,Bethoveen,Wagner,Verdi,Debussy,Brahms,Bach,Clementi e tanti altri fossero gli unici a riuscire a parlare al mio cuore,alla mia anima.. ma.. le cose.. si sa.. cambiano.
Nell’ottobre 2022,l’arrivo di una nuova docente nel conservatorio dove studio, ha rimesso tutto in discussione: avevo sempre studiato grandi autori,brani da atmosfere sognanti.. finchè lei un giorno non ha proposto una raccolta di brani di musica contemporanea per pianoforte a me sconosciuta: “I Segni dello Zodiaco” di Alessandro Casagrande.
Ho iniziato a studiare quei brani,uno per uno.. inizialmente non con grande entusiasmo.. ma addentrandomi giorno dopo giorno.. mi rendevo conto che questo nuovo repertorio mi stava aprendo un mondo sconosciuto.. connessioni nuove.. ero praticamente impazzita da quelle armonie così strane mai sentite.. Quelle nuove sfumature stavano cambiando il mio modo di guardare la musica,oltre ad ascoltarla,un altro orizzonte era davanti ai miei occhi,ed io per tanti anni avevo snobbato il contemporaneo..mi stava portando ad una nuova parte di me nascosta.. una nuova ed intima conoscenza di me stessa..
Da lì ho cominciato a cercare armonie impossibili, più particolari, ad ascoltare cose complesse, inedite, volevo cose nuove, contemporanee.. e le ho trovate.. ho trovato brani che mi hanno portato in altri mondi,ho rotto le scatole al mio pianoforte per trovare il suono giusto.. una magia senza fine..
La docente aveva fatto centro.. era riuscita a farmi capire tante cose, che la musica non si limita alla sola classica e all’opera, non si è mai fermata e avanza sempre di più,è sempre viva.. la musica oggi è molto ma molto di più.

A chi si affaccia nel suo mondo non posso che incoraggiarlo.. avvicinatevi al contemporaneo, ammiratene la sua bellezza...ciò vi avvicinerà anche al classico.
Fare musica si può: classico e contemporaneo sono due mondi diversi e distanti fra loro,ma tanto vicini.. e come gli amici di vecchia data hanno alcuni aspetti in comune.. coinvolgere, suscitare, trasmettere emozioni,s ensazioni ed aprire nuovi universi.

Antonella Stellabotte.